È possibile unire Moda, Big Data e Sostenibilità?

La risposta è sì!

Lo dimostra ICT4GreenFashion, il progetto finanziato da Regione Lombardia e finalizzato al monitoraggio energetico nell'ambito Industry 4.0, che abbiamo realizzato con Consorzio Intellimech per le aziende pilota Marzotto Lab - Divisione Tessuti di Sondrio e Clerici Tintoria Filati.

UN'IDEA PIÙ CHE MAI ATTUALE

Oggi, con l'arrivo della crisi energetica generata dal conflitto in Ucraina e l'incombere del cambiamento climatico, diventa quasi ovvio per ogni settore produttivo puntare a diminuire i consumi: non solo per un risparmio economico, ma per arrivare a ridurre le emissioni e l'utilizzo di combustibili fossili.

Quando nel 2018 abbiamo realizzato un nuovo sistema per migliorare la sostenibilità dei processi produttivi nell'industria della Moda, l'attenzione del settore era focalizzata quasi unicamente su logistica e impatto sociale legato alle produzioni delocalizzate. Oltretutto, il settore Moda è da sempre caratterizzato dalla presenza di numerose piccole/medie imprese, con una struttura orientata alla realizzazione di prodotti "customizzati" e di alta gamma, ma una bassa propensione all'utilizzo delle tecnologie ICT.

Progettare per la filiera Moda un nuovo sistema al servizio della sostenibilità, con miglioramenti significativi nei processi di produzione più critici dal punto di vista ambientale, è stata una sfida entusiasmante!

COME FUNZIONA ICT4GreenFashion

Lavorando fianco a fianco con Intellimech, abbiamo creato un sistema basato su meccanismi di elaborazione flessibile, applicati a una piattaforma di raccolta dati provenienti da macchinari industriali.

Dopo aver analizzato diverse soluzioni possibili siamo approdati alla configurazione ottimale per rispondere a questa sfida: il database Apache Hbase, un open source modellato su Google Bigtable; container Docker e architettura a microservizi per poter rendere la soluzione scalabile; Kafka per consentire la comunicazione tra i microservizi e permettere l'elaborazione dei dati in tempo reale ed il framework Angular, ideale per lo sviluppo di applicazioni Web front-end.

Per arrivare a un'ottimizzazione nella gestione e nell'analisi dei dati, abbiamo scelto i migliori algoritmi in funzione del contesto di riferimento. L'approccio metodologico che abbiamo sviluppato è stato pensato per essere utilizzabile in altri contesti industriali e differenti fasi di lavoro, e offre la possibilità di scalare l'attività su diverse dimensioni.

In particolare, ICT4GreenFashion consente di:

  • valutare i dati in tempo reale;
  • costruire una reportistica personalizzabile, per rilevare in maniera tempestiva fenomeni inattesi;
  • avvalersi di Big Data per immagazzinare una quantità superiore di informazioni e osservare/studiare i fenomeni con una validità statistica più affidabile.

IL RISULTATO? MENO CONSUMI E PIÙ BRAND EQUITY

In un settore come quello tessile e della moda, caratterizzato da una grande presenza di concorrenti, una migliore gestione dell'energia e delle materie prime permette una riduzione dei consumi e quindi un risparmio economico, influendo in modo determinante sulla competitività dell'impresa. Per darvi un'idea: le due aziende del progetto pilota - Clerici Tintoria Filati e Marzotto Lab - Divisione Tessuti di Sondrio - hanno beneficiato subito di un sistema con potenzialità di risparmio sui consumi fino al 20% e una riduzione dei costi fino al 6-9%.

Ma i benefici non si fermano qui. Come sappiamo, la riduzione dei consumi energetici ha un ruolo fondamentale anche dal punto di vista sociale e di comunicazione del brand aziendale, che può differenziarsi sul mercato rispetto ai competitor. Questo è ancora più vero in un settore come la Moda, che deve rispondere alle richieste di un consumatore sempre più sensibile alle tematiche di rispetto e salvaguardia ambientale.

Ultimo, ma non meno importante: oltre allo sviluppo di una infrastruttura tecnologica all'avanguardia, il nostro progetto ha permesso anche di generare nuove competenze all'interno delle organizzazioni coinvolte. Si sono gettate le basi per lo sviluppo di nuove figure professionali in grado di "connettere" l'economica circolare e la gestione dell'energia con le tematiche tecnologiche più tipiche dell'industria 4.0, quali i Big Data e l'IoT. E questo, in un settore fatto di processi poco standardizzabili e macchinari customizzati, è un vantaggio non da poco.